sabato 29 novembre 2014

Fra 10 giorni saremo senza carne. Il telegramma del 2 gennaio 1919.



“”Una immagine eloquente dello stato di dipendenze in cui si trovava l’Italia nei confronti dell’Inghilterra e soprattutto degli Stati Uniti d’America può trarsi da un allarmato telegramma di Orlando all’ambasciatore italiano a Londra, del 2 gennaio 1919, dopo che le difficoltà finanziarie del paese avevano provocato il blocco delle importazioni di carne congelata: “”Fra dieci giorni – scriveva il presidente del Consiglio – intero esercito e parte popolazione si troveranno senza carne””. Cfr. I documenti diplomatici italiani, serie VI; 1918-1922, vol. I: 4 novembre 1918 – 17 gennaio 1919, Roma 1956, p. 398. Si veda anche la risposta dell’ambasciatore Imperiali, a p. 401. Non meno significativo il testo del telegramma di pochi giorni successivo inviato da Sonnino all’incaricato d’affari italiano a Washington, nel quale si richiedevano consistenti crediti per mantenere le importazioni dagli Stati Uniti, essenziali per la stessa sopravvivenza del paese. Nel corso della guerra, infatti, queste si erano accresciute del 578 per cento, con un forte stacco rispetto a quelle della Gran Bretagna (+203 per cento) e della Francia (+109 per cento).””



Storia d’Italia. Dall’Unità a oggi. Libro 11. Lo stato liberale. pg 2062, nota 1. Einaudi/IlSole24Ore, 2005.

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