Un incarico nelle fondazioni è ambito e ben remunerato,
anche quando le fondazioni riducono attivi ed investimenti; è il caso della
Fondazione Banco di Sicilia, che nel 2013 (ultimi dati disponibili) ha visto ridurre il valore dei suoi
investimenti da 170 milioni a 135 milioni di euro (-20%) remunerando i consiglieri
dell’organo di indirizzo (22), di gestione (7), di controllo (3) ed il
segretario generale con 845.055 euro (erano 906.641 nel 2012).
La Fondazione
Cassa di Risparmio di Jesi (fra i principali azionisti della commissariata
Banca delle Marche) ha visto calare del -15% il valore del suo attivo a 106
milioni, mantenendo stabile, da 498.958 euro (2012) a 499.329 euro (2013) il
compenso complessivo per gli organi di indirizzo (22), gestione (7) e controllo
(3).
Remunerazioni in aumento per la Fondazione Carige (azionista dell’omonima
banca, “bocciata” all’AQR della BCE e che richiede un aumento di capitale di
oltre 800 milioni), i cui 27 componenti il consiglio di indirizzo, 10
componenti il consiglio di amministrazione e 3 sindaci hanno ricevuto una
remunerazione complessiva di 1.401.329 euro (+7,7% sul 2012).
Aumenti anche per
la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dove consiglio di indirizzo
(14), di gestione (9) e controllo (3) hanno ricevuto complessivamente 1.152.722
euro, + 10,9% sul 2012; nel 2012, ultimo dato disponibile sul sito
istituzionale, la Fondazione alessandrina ha erogato 4.000.000 euro per gli
interventi ai settori di interesse statutario: per ogni euro destinato ad “opere
buone”, 28 centesimi se sono andati solo per pagare la struttura di comando.
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