martedì 25 novembre 2014

Il calcio italiano alla partita della vita.



E’ arrivata la partita più difficile: quella della ristrutturazione dei debiti delle società di calcio, cominciando dalla serie A. 
La (complessa) soluzione che si fa strada è quella dell’utilizzo di una “conduit” (letteralmente, un “passaggio attraverso”), resasi sinora necessaria perché agli investitori stranieri interessati, ed intervenuti nel “caso-scuola Inter”, non è concesso erogare credito in Italia; è quanto ha fatto  Unicredit con l’Inter, la squadra meneghina: la banca ha erogato 230 milioni di nuovi finanziamenti “per conto” di investitori stranieri, garantiti dai flussi finanziari dei contratti di sponsorizzazione, contratti trasferiti insieme al marchio ad una NewCo, con uno spread del 5,5% e piano di rimborso sino al 2019; la NewCo, che ha dovuto concedere ulteriori pegni e garanzie ai finanziatori, è stata valutata positivamente da 2 agenzie di rating e così la partita del secolo è iniziata. 
Altre squadre stanno pensando di replicare lo schema per vincere contro il consueto “catenaccio” di proprietari senza più mezzi adeguati per tenere a galla i conti delle società: sono passati i “bei tempi” del mecenatismo di presidenti “ricchi e scemi” per l’immaginario dei tifosi.

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