La burocrazia si è espansa. Einaudi nel 1900 scriveva...
"" Noi manteniamo una burocrazia numerosa ed inutile, moltiplichiamo a dismisura tutti gli organi della vita amministrativa, e per conservare intatto il numero delle sottoprefetture, delle preture, delle università, dobbiamo elevare ad aliquote altissime le imposte esistenti ed andare alla cerca di sempre nuovi metodi per tassare il pane, la luce, la casa, i vestiti di chi lavora e suda nei campi e nelle officine.""
(cit., pg. 1878, Storia d'Italia. Libro 11. Lo stato liberale. Einaudi/IlSole24ore, 2005)
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