Le straniere lo fanno meglio.
Le banche estere presenti in Italia e censite da Banca d’Italia
(Bollettino Statistico 3/2015) sono 79 su 654 banche totali, con 247 sportelli
sui 30.338 dell’intero sistema. Gli impieghi (prestiti erogati) delle banche
estere sono 119,6 miliardi, il 6,4% degli impieghi totali (1.873,6 miliardi), a
fronte del 2,5% (5 miliardi) sulle sofferenze totali del sistema (197
miliardi): nella aridità dei numeri, le banche straniere sembrano meno esposte
verso crediti di dubbia esigibilità, rispetto alle banche italiane: a livello
di sistema, le sofferenze hanno oggi raggiunto i 197 miliardi, pari al 10,5% degli impieghi totali; per le banche
estere, le sofferenze sugli impieghi sono il 4,2%. Che la ragione sia un (relativo,
come si vedrà nei dati appena seguenti) minore peso sul totale dell’economia
del paese (in difficoltà da quasi un decennio) od una migliore capacità di
valutare il merito il credito, i numeri sono quelli appena descritti. Se poi si
guarda ai dati sulla finanza non-bancaria, si scopre che sono erogati da
società estere (banche comprese) il 47% dei crediti al consumo, il 45% dei
contratti di leasing, il 20% dei finanziamenti factoring.
Le straniere lo
fanno meglio, spesso di più: il credito.
Nessun commento:
Posta un commento