“” Perché l’uomo
ha fallito con ben 134 delle 148 specie candidate (ad essere domesticate, ndr)?
(…) Ogni volta che un animale si nutre di una pianta o di un altro animale, la
massa del consumato si converte in quella del consumatore con una efficienza
del 10 per cento circa. Quindi ci vogliono 5 tonnellate di mais per avere una
mucca da 500 chili. Se invece volete allevare un carnivoro dello spesso peso,
avrete bisogno di 5 tonnellate di erbivori, cioè 50 tonnellate di mais. E non
tutti gli erbivori vanno ugualmente bene (…). Per questo motivo nessun
carnivoro è stato mai allevato per fornirci cibo. (…) Un animale domestico, per
avere valore (alimentare, ndr), deve crescere in fretta. Questo elimina dalla
lista (..) elefanti, anche se sono erbivori dalla dieta assai varia e non
problematica. Quale allevatore aspetterebbe 15 anni prima che un piccolo della
sua mandria raggiunga l’età adulta? (…) Tutte o quasi le specie domesticate in
passato hanno in comune tre caratteristiche: vivono in branchi, hanno una
struttura gerarchica organizzata, e non sono rigidamente territoriali (cioè
branchi diversi possono avere parti di territorio in comune).””
(Jared Diamond, “Armi, acciaio e
malattie”, 1997-2014, pgg. 128-132)
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