venerdì 8 maggio 2015

Equity crowdfunding: chi era costui?



La Consob nel giugno 2013 autorizzò il regolamento sull’ “equity crowdfunding” permettendo la creazione di “portali” specializzati dedicati alla raccolta di capitale destinati alle “start-up”: all’epoca vennero indicate in quasi 4.000 le società potenzialmente interessate. Le piattaforme autorizzate sono 15, ma solo 6 risultano attive; i progetti messi sui portali sono 22, ma solo 4 sono arrivati alla fine dell’iter, con una raccolta complessiva di 1,3 milioni (sui 7,4 milioni inizialmente richiesti). Il governo ci riprova: con il decreto legge sull’ “investment compact” convertito nella legge 22/2015, si prevede che all’equity crowdfunding possano accedere anche le PMI innovative, e che gli OICR (fondi e Sicav) e le società di capitali che investono in start-up e PMI possano raccogliere capitali on-line sui siti autorizzati da Consob. 
Il cavallo non beve, e dirgli di farlo potrebbe non bastare.

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