L’OCSE rileva un divario crescente fra ricchi e poveri:
sulla base dei dati elaborati (anno 2013), per quanto riguarda l’Italia, emerge
che il reddito medio del 10% della popolazione più ricca è stato superiore di
11,4 volte quello del 10% più povera, rispetto ad una media OCSE di 9,6 volte
(6,6 volte in Germania); il rapporto era di 8,9 volte nel 2007 e di 10,3 volte
nel 2011. In termini di patrimonio posseduto, l’1% della popolazione possiede
il 14,3% della ricchezza complessiva, ed il 20% più benestante ne possiede il
61,6%. L’indice Gini (che misura la diseguaglianza fra le capacità di reddito)
segna un peggioramento per quanto riguarda l’Italia, con un valore di 0,327
contro una media OCSE di 0,306; la Germania, uno dei paesi con le minori
diseguaglianze, ha un indice di 0,289. Segno del crescente impoverimento della
popolazione media, soprattutto fra i giovani, che nella fascia di età 18-25
anni in Italia sono il 14,7% dei poveri contro una media OCSE del 13,8%.
“”Speriamo che con misure come la garanzia giovani e il jobs act il fenomeno
venga finalmente ridotto””.
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