mercoledì 20 maggio 2015

Più che “voluntary”, è una “compulsory disclosure”.



La regolarizzazione prevista dalla norma sulla “voluntary disclosure” si applica anche alla posizione di previdenza integrativa estera di un cittadino italiano che non ne abbia fatto menzione del quadro RW della dichiarazione dei redditi, qualora il cittadino ritorni a vivere e lavorare in Italia; trattandosi di un investimento finanziario, il fondo integrativo va inserito in dichiarazione dei redditi. Diverso il caso di versamenti e posizioni attivate in fondi pensionistici esteri per obbligo di legge estera, quindi obbligatori, che non sono soggetti al “monitoraggio fiscale”, come chiarito nelle circolari 45E/2010 e 38E/2013. 
C’è sempre tempo per andare in pensione.

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