In linea col principio
sancito 3 anni fa dalla Corte Europea che aveva stabilito che la Francia
discriminava fiscalmente prodotti finanziari gestiti da soggetti UE rispetto a
quelli gestiti da soggetti francesi in violazione dell’art. 63 del trattato sul
funzionamento della UE, la Commissione tributaria di Pescara (sentenza n. 204
del 16.4.2015) ha sancito che la “”differenza nella tassazione dei dividendi
distribuiti in uscita rispetto ai dividendi distribuiti all’interno dello Stato
è da ritenere discriminatoria””. La causa, avviata da un fondo pensione USA,
verteva sul diverso trattamento (applicato nel 2008) fra la tassazione sui
dividendi versati a fondi pensione italiani, allora all’aliquota dell’ 11% (ed
oggi elevata al 20%) e quella sui dividendi versati a fondi esteri, allora al
27% (salvo diverso trattamento sancito in trattati bilaterali). Prevedibile un
appello, con possibilità di definitivo chiarimento in Cassazione, in un
prossimo, forse lontano, futuro.
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