Martedì 30 settembre 2014 l’Agenzia di controllo sulle
Comunicazioni (Agcom) ha approvato i nuovi canoni d’uso delle frequenze
televisive che prevedono una riduzione del canone per i 2 principali operatori
della tv digitale terrestre, Rai e Mediaset, che secondo stime preliminari pagherebbero
13 milioni di euro annui ciascuna, quindi 26 milioni totali, contro i 50
milioni attualmente pagati (e parametrati sul fatturato), con una riduzione
dell’introito per le casse dello stato per la differenza.
Il Ministero
competente (MISE) aveva chiesto un rinvio del provvedimento adottato,
giustificato anche dalla previsione di un “riassetto” di tv nazionali e tv
locali.
Il provvedimento adottato sarà esaminato anche dalla Commissione UE,
che ha già avviato (ma non ancora concluso) una procedura di infrazione per eventuale
trattamento di favore verso gli operatori televisivi a livello nazionale
durante la transizione da analogico a digitale, trattamento che avrebbe
favorito gli operatori dominanti (Rai e Mediaset) a scapito degli operatori
minori e locali.
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