Italia: la fotografia del credito ad imprese, privati e
famiglie
Il Bollettino Statistico III 2014 di Banca d’Italia, edito il 10.10.2014, copre
evoluzione e consistenza dei finanziamenti in essere in Italia, consistenza dei depositi e degli investimenti
degli italiani. Abbiamo estratto alcuni dati che ci sembrano utili per
analizzare la situazione complessiva. I numeri sono tanti, e per un più
approfondito esame rinviamo al documento: http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/stat_int_risk/stabol/2014/III_2014/bolstat_03_14.pdf ; tutti i dati qui
riportati sono estratti dal documento indicato, aggiornato al 30.6.2014.
Banca d’Italia ha censito: 678 banche, 39 società di leasing, 27 società di
factoring, 32 società che erogano credito al consumo, 14 società finanziarie
che svolgono attività diverse, 2 società di partecipazione, 1 società che
emette carte di credito, 9 società di cartolarizzazione, 64 società che operano
in cambi, 56 istituti di pagamento, 5 società di moneta elettronica.
Sintesi
La distribuzione
territoriale degli sportelli bancari privilegia le regioni del Centro-Nord, in
particolare Emilia Romagna e Lombardia, regione che presenta anche la più
elevata concentrazione di finanziamenti per sportello e per residente (con un
valore medio del prestito 4 volte quello di Sicilia e Calabria).
I finanziamenti
alla Pubblica Amministrazione (P.A.) pesano per il 14,6% sul totale dei
prestiti del settore bancario; le società nel settore dei servizi assorbono il
22% del prestiti, seguiti dalle imprese
industriali (13,7%) ed edili (8%); le famiglie (non produttrici) si vedono
affidare il 27,5% dei finanziamenti. I finanziamenti complessivi del sistema bancario sono 1.911.766 milioni al 30.6.2014.
Le sofferenze
bancarie sono ulteriormente cresciute, sino a rappresentare (nelle varie
categorie sofferenze, incagli, ristrutturati, scaduti) il 15,9% del totale dei
prestiti; di particolare evidenza ricordare come il 62% dei crediti in
sofferenza sia nella classe di prestiti inferiore a 30.000 euro, e
rappresentino il 3,8% del totale delle sofferenze, in valore; le posizioni a
maggior rischio, in tutto 505, pesano per lo 0,04% del numero totale, ma
rappresentano il 12,9% del valore dei crediti in sofferenza, con un valore
medio di 41,4 milioni di euro. Meno dell’1% dei crediti in sofferenza pesa per
il 45% del valore complessivo delle sofferenze bancarie. In termini generali,
sono i grandi prenditori che presentano i rischi maggiori per le banche, in
termini di potenziale “cancellazione e perdita” dei crediti bancari erogati. In
Lombardia si è concentrato il 21,3% delle nuove sofferenze emerse nel II trim.
2014 (la Lombardia “pesa” per il 24,9% del totale dei finanziamenti del sistema
bancario).
I tassi medi
applicati presentano significative differenze sul territorio e per tipologia di
attività; più penalizzati sono i prenditori del Meridione e delle Isole, e le
famiglie produttrici (imprese familiari); i tassi applicati sono elevati se
raffrontati al costo della raccolta bancaria; i tassi applicati sono più
elevati al Sud (Calabria tasso medio 10,06%) che al Nord (Lombardia 5,50%); i
tassi applicati sono più elevati per i piccoli affidamenti, generalmente
concessi alle imprese di minori dimensioni (11,82% per una impresa calabra con affidamento sino a
125.000 euro), rispetto alla grande impresa (2,57% per una impresa lombarda con
affidamento superiore a 25 milioni di euro). Struttura ed andamento dei tassi non sembrano rispecchiare la reale rischiosità (relativa) per classi di attivo bancario (rappresentando forse una forma di asimmetria informativa). Nell’accesso e nei costi del
credito bancario ci sono “più Italie”.
Leasing e factoring rappresentato forme di
finanziamento relativamente modeste sul totale del finanziamento alle attività
produttive e di servizi; il leasing ha una consistenza pari ad 1/20 del
finanziamento bancario, il factoring pari ad 1/50 del finanziamento bancario.
Il credito al
consumo, diretto a famiglie e persone fisiche, rappresenta 104.815 milioni (1/18 dei finanziamenti totali);
esso appare sovra-rappresentato in regioni a più bassa erogazione di credito
bancario tradizionale.
L’analisi della
ricchezza finanziaria dei residenti italiani mostra un quadro speculare
rispetto all’analisi dei prestiti; la ricchezza è più elevata nelle regioni
ricche (reddito pro-capite elevato, maggiore sviluppo industriale e dei servizi), con la Lombardia che rappresenta il 24,4% del totale, con una ricchezza
per abitante che è 3 volte quello del cittadino siciliano, e superiore del 10%
rispetto alla seconda regione (Piemonte), ed 1,5 volte la media nazionale.
Gli sportelli bancari sono 31.234, così ripartiti a livello nazionale e
nelle principali regioni:
in
%
|
abitanti
|
abitanti/sportello
|
sportelli
|
in
%
|
|
ITALIA
|
100,0%
|
59.685.227
|
1.911
|
31.234
|
100,0%
|
Piemonte
|
7,3%
|
4.374.052
|
1.728
|
2.531
|
8,1%
|
Liguria
|
2,6%
|
1.565.127
|
1.739
|
900
|
2,9%
|
Lombardia
|
16,4%
|
9.794.525
|
1.610
|
6.085
|
19,5%
|
Veneto
|
8,2%
|
4.881.756
|
1.464
|
3.335
|
10,7%
|
Em.Romagna
|
7,3%
|
4.377.487
|
1.343
|
3.259
|
10,4%
|
Lazio
|
9,3%
|
5.557.276
|
2.121
|
2.620
|
8,4%
|
Campania
|
9,7%
|
5.769.750
|
3.801
|
1.518
|
4,9%
|
Puglia
|
6,8%
|
4.050.803
|
3.071
|
1.319
|
4,2%
|
Sicilia
|
8,4%
|
4.999.932
|
3.047
|
1.641
|
5,3%
|
La Lombardia, principali regione industriale e con Milano centro dei
servizi, con il 16,4% degli abitanti, ha il 19,5% degli sportelli bancari, con
un rapporto di 1.610 abitanti per ogni sportello, inferiore sia all’Emilia
Romagna (1.343 ab./sportello) che al Veneto (1.464 ab./sportello); Campania
(3.801 ab./sportello), Puglia (3.71 ab./sportello) e Sicilia (3.047
ab./sportello) hanno il peggior rapporto.
I finanziamenti lordi (al lordo di sofferenze, incagli, ristrutturazioni)
erogati a residenti italiani sono 1.836.437 milioni di euro; è interessante
notare l’ammontare medio di prestiti, erogato per sportello:
finanziamenti lordi
|
prestiti per
sportello
|
|||
milioni euro
|
sportelli
|
milioni euro
|
||
ITALIA
|
1.836.437
|
100,0%
|
31.234
|
58,8
|
Piemonte
|
114.671
|
6,2%
|
2.531
|
45,3
|
Liguria
|
36.236
|
2,0%
|
900
|
40,3
|
Lombardia
|
457.296
|
24,9%
|
6.085
|
75,2
|
Veneto
|
163.338
|
8,9%
|
3.335
|
49,0
|
Em.Romagna
|
160.948
|
8,8%
|
3.259
|
49,4
|
Lazio
|
376.069
|
20,5%
|
2.620
|
143,5
|
Campania
|
74.874
|
4,1%
|
1.518
|
49,3
|
Puglia
|
54.866
|
3,0%
|
1.319
|
41,6
|
Sicilia
|
65.091
|
3,5%
|
1.641
|
39,7
|
Il dato del Lazio è “inficiato” dalla significativa presenza della P.A.
centrale; depurando i dati dei prestiti alla P.A. stessa in tutto il territorio
nazionale, i risultati diventano:
prestiti escl. P.A.
|
prestiti escl.
P.A./sportello
|
|
milioni euro
|
milioni euro
|
|
ITALIA
|
1.568.537
|
50,2
|
Piemonte
|
103.614
|
40,9
|
Liguria
|
34.342
|
38,2
|
Lombardia
|
448.050
|
73,6
|
Veneto
|
159.424
|
47,8
|
Em.Romagna
|
157.061
|
48,2
|
Lazio
|
172.881
|
66,0
|
Campania
|
67.584
|
44,5
|
Puglia
|
51.742
|
39,2
|
Sicilia
|
58.243
|
35,5
|
La Lombardia ha la prima posizione per prestiti/sportello (73,6 milioni), contro
una media di 50,2 milioni di prestiti/sportello ai settori diversi dalla P.A.;
Sicilia (35,5 milioni) e Puglia (39,2 milioni) restano le regioni con il
peggior indice prestiti/sportello.
Facendo riferimento al totale dei prestiti esclusa la P.A., è interessante
rilevare il diverso ammontare medio dei prestiti/abitante:
abitanti
|
prestiti/ab.
|
|
in
euro
|
||
ITALIA
|
59.685.227
|
26.280
|
Piemonte
|
4.374.052
|
23.688
|
Liguria
|
1.565.127
|
21.942
|
Lombardia
|
9.794.525
|
45.745
|
Veneto
|
4.881.756
|
32.657
|
Em.Romagna
|
4.377.487
|
35.879
|
Lazio
|
5.557.276
|
31.109
|
Campania
|
5.769.750
|
11.714
|
Puglia
|
4.050.803
|
12.773
|
Sicilia
|
4.999.932
|
11.649
|
In Lombardia, il prestito medio è 4 volte quello di Sicilia e Campania, il
doppio che in Liguria, il 74% superiore alla media nazionale, il 27% superiore
a quello dell’Emilia Romagna.
Il 14,6% dei finanziamenti a residenti è verso la P.A. che assorbe 267.900
milioni, per il 75,8% erogato in Lazio (dove ha sede il governo nazionale):
milioni euro
|
in %
|
|
ITALIA
|
267.900
|
100,0%
|
Piemonte
|
11.057
|
4,1%
|
Liguria
|
1.894
|
0,7%
|
Lombardia
|
9.246
|
3,5%
|
Veneto
|
3.914
|
1,5%
|
Em.Romagna
|
3.887
|
1,5%
|
Lazio
|
203.188
|
75,8%
|
Campania
|
7.290
|
2,7%
|
Puglia
|
3.124
|
1,2%
|
Sicilia
|
6.848
|
2,6%
|
Al 30.6.2014 i finanziamenti a residenti, per tipologia di debitore, e pari
a 1.836.437 milioni, erano così ripartiti:
milioni euro
|
in %
|
|
ITALIA
|
1.836.437
|
100,0%
|
P.A.
|
267.900
|
14,6%
|
Soc. finanz.
|
147.830
|
8,0%
|
Soc. non fin.
|
822.285
|
44,8%
|
Industriali
|
251.877
|
13,7%
|
Edili
|
147.814
|
8,0%
|
Servizi
|
404.391
|
22,0%
|
Fam. Produtt.
|
93.792
|
5,1%
|
Fam. Non Pr.
|
504.641
|
27,5%
|
Il settore “famiglie non produttrici” è il maggiore prenditore in assoluto,
con il 27,5% del totale dei prestiti erogati, seguito dalle imprese di servizi
(22,0%), dalla P.A. (appena citata) e dalle imprese industriali (13,7%).
L’edilizia assorbe un modesto 8% ed il settore delle “famiglie produttrici” il
5,1% (imprese a conduzione familiare).
Nel II trim. 2014 le sofferenze del settore bancario sono aumentate di 91.415 unità, per 4.615 milioni:
nuove sofferenze II
trim. 2014
|
|||||
numero
|
milioni euro
|
in %
|
|||
ITALIA
|
91.415
|
4.645
|
100,0%
|
||
P.A.
|
12
|
9
|
0,2%
|
||
Soc. finanz.
|
94
|
23
|
0,5%
|
||
Soc. non fin.
|
10.311
|
3.018
|
65,0%
|
||
Industriali
|
1.686
|
473
|
10,2%
|
||
Edili
|
2.266
|
999
|
21,5%
|
||
Servizi
|
6.188
|
1.503
|
32,4%
|
||
Fam. Produtt.
|
10.183
|
402
|
8,7%
|
||
Fam. Non Pr.
|
70.250
|
1.153
|
24,8%
|
||
Finanz. Totali
|
1.911.766
|
||||
in % Tot.
|
0,2%
|
L’evoluzione delle sofferenze nei 3 trimestri recenti è stata:
evoluzione
finanziamenti deteriorati; da IV trim. 2014 a II trim. 2014
|
||||
II trim. 2014
|
in %
|
I trim. 2014
|
IV trim. 2013
|
|
milioni euro
|
milioni euro
|
milioni euro
|
||
Sofferenze
|
169.823
|
8,9%
|
164.298
|
155.357
|
Incagliati
|
102.685
|
5,4%
|
101.434
|
94.213
|
Ristrutturati
|
15.736
|
0,8%
|
15.728
|
14.571
|
Scaduti/Sconf.
|
16.092
|
0,8%
|
16.087
|
18.402
|
Tot. Deterior.
|
304.336
|
15,9%
|
297.547
|
282.543
|
delta
|
21.793
|
1,1%
|
6.789
|
15.004
|
Finanz. Totali
|
1.911.766
|
100,0%
|
1.932.118
|
1.691.541
|
delta
|
220.225
|
11,5%
|
- 20.352
|
240.577
|
Dal 1.10.2013 al 30.6.2014 le sofferenze totali sono cresciute di 21.693
milioni, e rappresentato il 15,9% dei finanziamenti bancari (nel frattempo
cresciuti di 220.225 milioni, nel periodo 1.10.2013-30.6.2014).
In termini di distribuzione geografica, i prestiti deteriorati evidenziano
una crescita in numero di 91.415 posizioni, pari a 4.645 milioni:
II trim. 2014
|
||||
numero
|
in %
|
milioni euro
|
||
ITALIA
|
91.415
|
100,0%
|
4.645
|
100,0%
|
Piemonte
|
6.285
|
6,9%
|
301
|
6,5%
|
Liguria
|
0,0%
|
0,0%
|
||
Lombardia
|
12.666
|
13,9%
|
991
|
21,3%
|
Veneto
|
5.432
|
5,9%
|
443
|
9,5%
|
Em.Romagna
|
5.907
|
6,5%
|
456
|
9,8%
|
Lazio
|
13.829
|
15,1%
|
416
|
9,0%
|
Campania
|
10.555
|
11,5%
|
369
|
7,9%
|
Puglia
|
5.308
|
5,8%
|
172
|
3,7%
|
Sicilia
|
10.318
|
11,3%
|
259
|
5,6%
|
In Lombardia si è concentrato il 21,3% delle nuove sofferenze (la Lombardia
“pesa” per il 24,9% del totale dei finanziamenti del sistema bancario).
Per classi dimensionali, le sofferenze presentano questa situazione
attuale:
classi
|
numero
|
in %
|
milioni
|
in %
|
valore medio
|
da 250 a 30.000
euro
|
752.635
|
62,0%
|
6122
|
3,8%
|
8.134
|
30.000 - 75.000
|
162.535
|
13,4%
|
7214
|
4,4%
|
44.384
|
75.000 - 125.000
|
90.375
|
7,4%
|
8075
|
5,0%
|
89.350
|
125.000 - 250.000
|
112.526
|
9,3%
|
17495
|
10,8%
|
155.475
|
250.000 - 500.000
|
44.802
|
3,7%
|
13362
|
8,2%
|
298.246
|
500.000 - 1.000.000
|
23.258
|
1,9%
|
13705
|
8,4%
|
589.260
|
1.000.000 -
2.500.000
|
16.760
|
1,4%
|
21721
|
13,4%
|
1.296.002
|
2.500.000 -
5.000.000
|
6.248
|
0,5%
|
17991
|
11,1%
|
2.879.481
|
5.000.000 -
25.000.000
|
4.553
|
0,4%
|
35651
|
22,0%
|
7.830.222
|
oltre 25.000.000
euro
|
505
|
0,04%
|
20902
|
12,9%
|
41.390.099
|
totale
|
1.214.197
|
100,0%
|
162.238
|
100,0%
|
133.618
|
Il 62% dei crediti in sofferenza è nella classe inferiore a 30.000 euro,
con un valore medio di 8.134 euro; le posizioni a maggior rischio, in tutto
505, pesano per lo 0,04% del numero totale, ma rappresentano il 12,9% del
valore dei crediti in sofferenza, con un valore medio di 41,4 milioni di euro.
Meno dell’1% dei crediti in sofferenza pesa per il 45% del valore complessivo
delle sofferenze bancarie. In termini generali, sono i grandi prenditori che
presentano i rischi maggiori per le banche, in termini di potenziale
“cancellazione e perdita” dei crediti bancari erogati.
I tassi medi applicati presentano significative differenze sul territorio e
per tipologia di attività; più penalizzati sono i prenditori del Meridione e
delle Isole, e le famiglie produttrici (imprese familiari):
società non
finanziarie
|
famiglie
|
famiglie
|
|||||
tasso medio
|
totale
|
totale
|
industria
|
edilizia
|
servizi
|
produttrici
|
non prod.
|
ITALIA
|
|||||||
fino ad 1 anno
|
3,44
|
4,13
|
4,11
|
4,53
|
4,00
|
4,40
|
2,90
|
da 1 a 5 anni
|
3,09
|
3,40
|
3,39
|
3,17
|
3,49
|
5,33
|
4,48
|
oltre 5 anni
|
3,92
|
4,46
|
4,60
|
4,36
|
4,38
|
5,42
|
4,76
|
NORD-OVEST
|
|||||||
fino ad 1 anno
|
2,94
|
3,99
|
3,96
|
4,30
|
3,89
|
4,28
|
2,88
|
da 1 a 5 anni
|
2,67
|
3,17
|
3,52
|
2,72
|
3,30
|
5,26
|
4,16
|
oltre 5 anni
|
4,36
|
4,19
|
4,26
|
4,15
|
4,14
|
5,27
|
4,47
|
NORD-EST
|
|||||||
fino ad 1 anno
|
3,73
|
4,07
|
4,00
|
4,56
|
3,95
|
4,05
|
2,82
|
da 1 a 5 anni
|
3,10
|
3,53
|
3,43
|
3,53
|
3,56
|
4,30
|
5,00
|
oltre 5 anni
|
2,83
|
3,97
|
3,81
|
3,62
|
4,14
|
5,09
|
4,71
|
CENTRO
|
|||||||
fino ad 1 anno
|
3,71
|
4,01
|
4,20
|
4,51
|
3,74
|
4,44
|
2,89
|
da 1 a 5 anni
|
3,58
|
3,32
|
2,44
|
4,30
|
3,33
|
5,75
|
4,52
|
oltre 5 anni
|
4,55
|
4,65
|
5,14
|
4,56
|
4,36
|
5,49
|
4,87
|
MERIDIONE
|
|||||||
fino ad 1 anno
|
4,62
|
5,03
|
4,99
|
5,19
|
5,00
|
5,34
|
3,13
|
da 1 a 5 anni
|
5,26
|
5,26
|
5,19
|
4,55
|
5,63
|
5,97
|
4,73
|
oltre 5 anni
|
5,07
|
5,31
|
5,61
|
5,06
|
5,24
|
5,64
|
4,93
|
ISOLE
|
|||||||
fino ad 1 anno
|
4,05
|
4,60
|
4,28
|
4,96
|
4,63
|
5,15
|
2,98
|
da 1 a 5 anni
|
5,04
|
5,02
|
5,10
|
3,75
|
5,29
|
6,32
|
4,25
|
oltre 5 anni
|
4,97
|
5,05
|
5,24
|
5,12
|
4,90
|
5,65
|
5,17
|
L’analisi dei tassi medi applicati per area geografica e dimensione del
fido accordato evidenzia e conferma alcune situazioni: i tassi applicati sono
elevati se raffrontati al costo della raccolta bancaria; i tassi applicati sono
più elevati al Sud (Calabria tasso medio 10,06%) che al Nord (Lombardia 5,50%);
i tassi applicati sono più elevati per i piccoli affidamenti, generalmente
concessi alle imprese di minori dimensioni (11,82% per una impresa calabra con affidamento sino a
125.000 euro), rispetto alla grande impresa (2,57% per una impresa lombarda con
affidamento superiore a 25 milioni di euro). Più Italia, a costi diversi.
fino
a
|
da
125.000
|
da
250.000
|
da
1 mio
|
da
5 mio
|
oltre
|
||
tasso medio
|
totale
|
125.000
|
a
250.000
|
a
1 mio
|
a
5 mio
|
a
25 mio
|
25
mio
|
ITALIA
|
6,76
|
10,46
|
10,20
|
9,25
|
8,08
|
6,89
|
3,44
|
NORD-OVEST
|
5,81
|
10,49
|
9,96
|
8,96
|
7,59
|
6,58
|
2,79
|
Piemonte
|
6,73
|
10,07
|
9,60
|
8,68
|
7,58
|
6,79
|
4,03
|
Valle d'Aosta
|
7,88
|
9,56
|
9,98
|
9,21
|
7,96
|
8,55
|
4,92
|
Liguria
|
6,96
|
11,83
|
10,87
|
9,52
|
8,74
|
6,31
|
2,81
|
Lombardia
|
5,50
|
10,47
|
9,98
|
9,00
|
7,50
|
6,54
|
2,57
|
NORD-EST
|
6,77
|
9,52
|
9,17
|
8,28
|
7,36
|
6,27
|
4,32
|
Trentino Alto Adige
|
5,52
|
7,76
|
7,21
|
6,62
|
5,74
|
4,67
|
4,25
|
Veneto
|
7,01
|
9,85
|
9,90
|
8,86
|
7,77
|
6,53
|
4,25
|
Friuli Venezia
Giulia
|
7,17
|
9,86
|
9,59
|
8,32
|
7,54
|
6,26
|
4,37
|
Emilia Romagna
|
6,99
|
9,69
|
9,15
|
8,45
|
7,71
|
6,87
|
4,39
|
CENTRO
|
7,36
|
10,71
|
10,54
|
9,69
|
8,77
|
7,59
|
4,17
|
Marche
|
8,62
|
9,81
|
10,12
|
9,78
|
9,09
|
8,51
|
5,61
|
Toscana
|
8,29
|
11,50
|
10,97
|
10,03
|
9,33
|
7,79
|
4,11
|
Umbria
|
9,78
|
10,60
|
11,10
|
10,40
|
9,68
|
9,69
|
8,08
|
Lazio
|
6,49
|
10,42
|
10,27
|
9,31
|
8,24
|
7,01
|
3,98
|
MERIDIONE
|
8,82
|
11,06
|
11,47
|
10,52
|
9,62
|
8,44
|
4,44
|
Abruzzo
|
8,97
|
10,21
|
10,59
|
9,78
|
9,41
|
8,11
|
6,75
|
Molise
|
8,81
|
10,78
|
10,36
|
9,74
|
8,43
|
9,56
|
3,44
|
Campania
|
8,24
|
11,68
|
11,61
|
10,61
|
10,04
|
8,78
|
3,83
|
Puglia
|
9,15
|
10,43
|
11,61
|
10,61
|
9,36
|
8,07
|
4,99
|
Basilicata
|
9,38
|
10,49
|
11,06
|
10,83
|
9,22
|
8,61
|
7,48
|
Calabria
|
10,06
|
11,82
|
12,03
|
11,00
|
9,86
|
9,12
|
5,83
|
ISOLE
|
7,65
|
10,87
|
10,90
|
10,32
|
9,36
|
7,56
|
3,08
|
Sicilia
|
8,88
|
10,73
|
10,77
|
10,33
|
9,35
|
7,62
|
5,38
|
Sardegna
|
5,79
|
11,33
|
11,25
|
10,28
|
9,39
|
7,43
|
2,25
|
Leasing e factoring rappresentato
forme di finanziamento relativamente modeste sul totale del finanziamento alle
attività produttive e di servizi; il leasing ha una consistenza pari ad 1/20
del finanziamento bancario, il factoring pari ad 1/50 del finanziamento
bancario:
leasing
|
factoring
|
pro-solvendo
|
pro-soluto
|
|||
milioni
|
in %
|
milioni euro
|
milioni euro
|
milioni euro
|
in %
|
|
ITALIA
|
93.901
|
36.869
|
19.497
|
17.372
|
100,0%
|
|
Piemonte
|
6.644
|
7,1%
|
2.899
|
1.991
|
908
|
7,9%
|
Liguria
|
1.503
|
1,6%
|
618
|
428
|
190
|
1,7%
|
Lombardia
|
28.210
|
30,0%
|
12.097
|
5.029
|
7.068
|
32,8%
|
Veneto
|
11.362
|
12,1%
|
1.868
|
1.306
|
562
|
5,1%
|
Em.Romagna
|
9.142
|
9,7%
|
2.439
|
1.448
|
991
|
6,6%
|
Lazio
|
9.774
|
10,4%
|
9.522
|
4.200
|
5.322
|
25,8%
|
Campania
|
3.459
|
3,7%
|
1.735
|
1.404
|
331
|
4,7%
|
Puglia
|
1.974
|
2,1%
|
385
|
338
|
47
|
1,0%
|
Sicilia
|
2.029
|
2,2%
|
714
|
647
|
67
|
1,9%
|
Il credito al consumo, diretto a famiglie e persone fisiche, rappresenta
104.815 milioni, così distribuiti sul territorio:
banche
|
finanziarie
|
|||
milioni euro
|
milioni euro
|
milioni euro
|
in %
|
|
ITALIA
|
104.815
|
53.397
|
51.418
|
100,0%
|
Piemonte
|
7.773
|
4.121
|
3.652
|
7,4%
|
Liguria
|
2.608
|
1.206
|
1.402
|
2,5%
|
Lombardia
|
16.298
|
8.401
|
7.897
|
15,5%
|
Veneto
|
6.972
|
3.206
|
3.766
|
6,7%
|
Em.Romagna
|
6.771
|
3.648
|
3.123
|
6,5%
|
Lazio
|
12.006
|
6.542
|
5.464
|
11,5%
|
Campania
|
9.891
|
5.154
|
4.737
|
9,4%
|
Puglia
|
6.863
|
3.326
|
3.537
|
6,5%
|
Sicilia
|
10.647
|
5.199
|
5.448
|
10,2%
|
In prima lettura, il credito al consumo appare sovra rappresentato in
regioni a più bassa erogazione di credito bancario tradizionale.
Altrettanto interessante leggere i dati sui depositi bancari e postali
(raccolta diretta) e degli investimenti in titoli ed azioni, depositati presso
il sistema bancario (raccolta indiretta):
soc. non
finanziarie
|
famiglie
produttrici
|
famiglie non
produttr.
|
||
milioni euro
|
milioni euro
|
milioni euro
|
milioni euro
|
|
ITALIA
|
1.317.150
|
211.293
|
45.703
|
921.908
|
Piemonte
|
105.558
|
15.977
|
3.727
|
73.452
|
Liguria
|
||||
Lombardia
|
285.000
|
58.418
|
8.307
|
179.748
|
Veneto
|
125.477
|
20.276
|
4.828
|
77.561
|
Em.Romagna
|
111.794
|
23.299
|
5.006
|
76.692
|
Lazio
|
175.478
|
30.544
|
3.619
|
104.584
|
Campania
|
87.147
|
9.451
|
3.071
|
73.157
|
Puglia
|
56.013
|
5.223
|
2.443
|
47.195
|
Sicilia
|
58.576
|
5.019
|
2.210
|
49.540
|
La raccolta indiretta totale, per tipologia di strumenti è così ripartita:
raccolta indiretta
|
totale
|
di cui, famiglie
|
famiglie
|
||
milioni euro
|
in %
|
milioni euro
|
in %
|
in %
|
|
Totale
|
1.951.451
|
100,0%
|
748.480
|
100,0%
|
38,4%
|
Titoli di Stato
|
743.533
|
38,1%
|
214.764
|
28,7%
|
28,9%
|
BOT
|
39.276
|
2,0%
|
10.833
|
1,4%
|
27,6%
|
CCT
|
49.340
|
2,5%
|
15.399
|
2,1%
|
31,2%
|
BTP
|
616.934
|
31,6%
|
183.206
|
24,5%
|
29,7%
|
altri titoli
|
486.054
|
24,9%
|
182.678
|
24,4%
|
37,6%
|
Azioni e capit.
|
257.888
|
13,2%
|
75.007
|
10,0%
|
29,1%
|
OICR
|
448.285
|
23,0%
|
273.465
|
36,5%
|
61,0%
|
altri valori
|
3.587
|
0,2%
|
660
|
0,1%
|
18,4%
|
E per distribuzione geografica:
totale
|
famiglie
|
|
milioni euro
|
milioni euro
|
|
ITALIA
|
1.951.451
|
748.480
|
Piemonte
|
207.864
|
93.067
|
Liguria
|
-
|
|
Lombardia
|
683.777
|
230.022
|
Veneto
|
105.680
|
61.744
|
Em.Romagna
|
169.340
|
87.940
|
Lazio
|
391.933
|
59.342
|
Campania
|
33.917
|
29.375
|
Puglia
|
21.710
|
19.523
|
Sicilia
|
21.369
|
18.027
|
Osservando la ricchezza complessiva delle famiglie (produttrici e non
produttrici), composta da raccolta diretta (depositi bancari e postali) e
raccolta indiretta (titoli ed azioni, in conti di deposito), la composizione
risulta:
famiglie
produttrici e non produttrici
|
|||
milioni euro
|
per abitante
|
in %
|
|
ITALIA
|
1.716.091
|
28.752
|
|
Piemonte
|
170.246
|
38.922
|
9,9%
|
Liguria
|
-
|
-
|
|
Lombardia
|
418.077
|
42.685
|
24,4%
|
Veneto
|
144.133
|
29.525
|
8,4%
|
Em.Romagna
|
169.638
|
38.752
|
9,9%
|
Lazio
|
167.545
|
30.149
|
9,8%
|
Campania
|
105.603
|
18.303
|
6,2%
|
Puglia
|
69.161
|
17.073
|
4,0%
|
Sicilia
|
69.777
|
13.956
|
4,1%
|
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