giovedì 30 ottobre 2014

Sure you're going to do business in Italy?



Nella classifica aggiornata di “Doing Business 2015” della Banca Mondiale, l’Italia si piazza al 56esimo posto su 189 paesi considerati, superata, rispetto all’anno precedente, da Panama, Bahrein, Ungheria e Turchia. 
Gli elementi di maggiore criticità rilevati, per l’Italia, sono la possibilità di far rispettare i contratti (147esimo posto), l’accesso al credito (80esimo posto), il pagamento delle tasse (141esimo posto). 
La Banca Mondiale evidenzia che i paesi periferici europei (Irlanda, Portogallo, Grecia, Spagna), con l’eccezione dell’Italia, “”hanno realizzato il maggior numero di riforme che rendono più facile fare business””: “”il successo o il fallimento di un’economia dipende da molte variabili: fra queste, spesso sottovalutate, ci sono gli ingranaggi che facilitano l’intrapresa e l’attività economica (…) la velocità e l’efficienza con cui i contratti sono fatti rispettare, le procedure burocratiche necessarie per il commercio estero e altro””.

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