Nel periodo 2012-2013, le spese regionali hanno
presentato significative differenze fra le varie regioni italiane, nelle varie
componenti di costi: la Basilicata ha avuto il costo per abitante più elevato
nelle spese correnti con 619 euro/abitante, quasi 3 volte il costo per abitante
del Veneto di 259 euro/abitante; il Lazio ha avuto il costo più elevato per le
spese di funzionamento (consumi intermedi) con 192 euro/abitante, 9 volte il
costo della Liguria (22 euro/abitante), 4 volte il Veneto (43 euro/abitante), 3
volte il Piemonte (66 euro/abitante).
Guardando ai costi degli organi
istituzionali, il costo più elevato è quello del Molise (45 euro/abitante), 9 volte
quello del Piemonte (5 euro/abitante), 5,5 volte la Lombardia (8
euro/abitante), scontando la diversa dimensione regionale.
Più confrontabili i
costi della sanità, che oscillano fra i 1.998 euro/abitante della Liguria ed i
1.702 euro/abitante della Basilicata.
Numeri che confermano la necessità di
incidere in modo “chirurgico” su strutture amministrative e politiche che
mostrano la corda, pronta a spezzarsi.
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