Ad inizio 1996 venne approvata, all’art. 7
della legge 23/1996, la creazione di un’anagrafe nazionale dell’edilizia
scolastica, salutata come uno “strumento conoscitivo fondamentale” per la
programmazione edilizia nelle scuole patrie. Passati 19 anni, dell’anagrafe
mancano tracce, forse sepolte sotto i tanti calcinacci cadute dai soffitti,
troppo spesso sulle teste di allievi inermi. A distanza di quasi 2 decenni, non
sono disponibili dati sulla insicurezza, od insicurezza, degli edifici
scolastici come sulla loro manutenzione. Un atto sempre promesso ed atteso,
ancora inattuato; un cambio di marcia viene ora annunciato dal governo che ne
anticipa la nascita al 22 aprile, ma solo con i dati per alcune regioni
italiane, visto che Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia
avranno tempo sino al 30 giugno per comunicare i loro dati: una data, fine
giugno, che suona come inizio delle vacanze scolastiche, con un arrivederci a
metà settembre?
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