martedì 7 aprile 2015

Il dossier recuperato in zona-Cesarini.



Resi alfine pubblici i 19 rapporti sulla “spending review” della Commissione Cottarelli che fra il 2013 ed il 2014 ha “lavorato” sulle aree di intervento e sui tagli alla spesa pubblica italiana, che toccano le società partecipate con la previsione della loro riduzione da 8.000 a mille in 3 anni con un risparmio di costi atteso di 3 miliardi nel periodo; la mobilità nel pubblico impegno con il suggerimento della adozione dei fabbisogni standard di personale per ciascuna amministrazione e l’erogazione di premi in caso di effettiva riduzione; il risparmio nell’acquisto di beni e servizi stimato fra 1,1 e 3,2 miliardi nel triennio; la razionalizzazione delle sedi di vari ministeri e corpi dello stato; la revisione della spesa sanitaria con azioni come l’intervento sul prontuario dei farmaci; gli enti locali; la riorganizzazione della Giustizia, con la soppressione dei tribunali delle acque (Superiore e regionali); l’accorpamento dei comuni minori; il rafforzamento delle fasi di esecuzione delle opere pubbliche, prevedendone la de-finanziarizzazione di quelle non avviate. Il buonsenso applicato alla buona gestione: l’Araba Fenice, in altre parole.

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