giovedì 23 aprile 2015

La forza dei nervi distesi.



I fondi sovrani hanno accresciuto il loro peso nei mercati, in un’ottica di lungo periodo, spesso anti-ciclici investendo nelle fasi di discesa dei mercati ed in “asset” poco liquidi, divenendo quindi degli elementi di stabilizzazione dei mercati, a medio e lungo termine. I fondi sovrani, secondo una recente ricerca dell’Università Cattolica di Milano, “”sono tra i più ricchi investitori sui mercati finanziari. Possono dare un grande contributo a settori che necessitano di capitali importanti come quello delle infrastrutture””. In termini dimensionali, il maggior fondo sovrano è quello norvegese (costituito nel 1990) con oltre 840 miliardi di US$ investiti, seguito da quelli di Abu Dhabi (773 miliardi), Arabia Saudita (676 miliardi), Cina (con 3 fondi di 575, 568 e 327 miliardi), Kuwait (410 miliardi), Singapore (con 2 fondi di 320 e 171 miliardi). “”L’apporto che questi fondi possono dare al tessuto economico è notevole perché sono investitori di lungo periodo e non hanno un approccio speculativo””.

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