I fondi sovrani hanno accresciuto il loro peso nei mercati,
in un’ottica di lungo periodo, spesso anti-ciclici investendo nelle fasi di
discesa dei mercati ed in “asset” poco liquidi, divenendo quindi degli elementi
di stabilizzazione dei mercati, a medio e lungo termine. I fondi sovrani,
secondo una recente ricerca dell’Università Cattolica di Milano, “”sono tra i
più ricchi investitori sui mercati finanziari. Possono dare un grande
contributo a settori che necessitano di capitali importanti come quello delle
infrastrutture””. In termini dimensionali, il maggior fondo sovrano è quello
norvegese (costituito nel 1990) con oltre 840 miliardi di US$ investiti, seguito
da quelli di Abu Dhabi (773 miliardi), Arabia Saudita (676 miliardi), Cina (con
3 fondi di 575, 568 e 327 miliardi), Kuwait (410 miliardi), Singapore (con 2
fondi di 320 e 171 miliardi). “”L’apporto che questi fondi possono dare al
tessuto economico è notevole perché sono investitori di lungo periodo e non
hanno un approccio speculativo””.
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