mercoledì 29 aprile 2015
Cambio di marcia per le investment company.
Le “investment company”, società che a loro volta investono in altre società, saranno presto regolate sulla base della direttiva UE AIFMD; secondo AIFI (associazione del private equity) esse sono 30 in Italia, alcune quotate (MIV ed AIM), altre no (fra esse alcune SPAC). Per tutte, sono prevedibili costi aggiuntivi per adeguare controlli interni ed esterni (reportistica verso organi di vigilanza; iscrizione ai nuovi albi di settore). Ma la modifica più significativa sarà sul fronte fiscale: finora, le investment company hanno goduto della “participation exemption”, che prevede l’esclusione dal reddito imponibile del 95% dei dividendi incassati e delle plusvalenze realizzate, col risultato di una tassazione effettiva dell’ 1,375% (aliquota IRES al 27,5% sul 5% imponibile). Con la nuova qualificazione, sarà applicabile una ritenuta (a titolo di acconto o di imposta) pari al 27,5% sui redditi. Una modifica che potrebbe far cambiare strategie ed investimenti degli investitori in questo tipo di società.
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