La meccatronica, che unisce
meccanica ed elettronica, è un settore trainante del “made in Italy”: 34.000
imprese, per lo più PMI, che contano per l’8,2% delle imprese italiane; 540.000
occupati (il 14% delle imprese manifatturiere nazionali) che creano un valore
aggiunto pro-capite di 42.000 euro (contro i 26.600 medi delle imprese
manifatturiere italiane), che sviluppano 127 miliardi annui di fatturato (14%
dell’aggregato industriale), che esportano 60 miliardi (il 20,5% dell’aggregato
export dell’industria italiana). La nascita della meccatronica italiana “si
deve in particolare ad aziende del settore meccanico, sviluppatori di
riduttori, componenti, macchinari che per migliorare la qualità e aggiungere
valore hanno iniziato, orami qualche decennio fa, a introdurre nei loro
prodotti elementi elettronici, in grado di migliorare il controllo della
qualità, sincronizzare le operazioni, renderle più veloci e precise”. I futuri
sviluppi sono attesi nella integrazione ulteriore fra uomo e macchina, nel
monitoraggio continuo dei processi produttivi, nella diagnostica, nella
automazione e robotizzazione dei processi.
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