“” Il processo di unificazione europea fu (…) fin dall’inizio
soprattutto un progetto dell’élite, i cui portavoce tenevano in scarsa
considerazione i possibili dubbi dei propri popoli. Così 21 Stati
creditori, che avevano tutti notevolmente sofferto della furia bellica
dei nazisti, decisero di condonare alla Germania i debiti, rilanciando
in modo determinante la sua ricostruzione. L’accordo sui debiti esteri
germanici, noto anche come accordo sul debito di Londra, firmato nel
1953, normava i debiti delle riparazioni della Seconda Guerra Mondiale e
questi venivano messi in correlazione con la riunificazione tedesca
(evento che nel 1953 sembrava lontano ed incerto). Si definì che i
debiti sarebbero stati congelati fino alla riunificazione della Germania
e quando nel 1990 questo evento si verificò, i suddetti debiti vennero
quasi totalmente cancellati dal Trattato sullo stato finale della
Germania, negoziato tra la Repubblica Federale di Germania, la
Repubblica Democratica Tedesca e le Quattro Potenze: Francia, Regno
Unito, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica. Prima dell’accordo di
Londra (…) che trasferì questa remissione in paragrafi, l’indebitamento
della Germania ammontava al 28% del Pil, una percentuale assai più
rilevante quindi di quella dell’attuale debito della Grecia. Dopo che
l’accordo entrò in vigore, questo scese al 6%. (…) Naturalmente tutto
questo conveniva perfettamente alla Germania, mentre la Grecia, secondo
sue stime, dovette rinunciare fino a 7 miliardi di euro, una circostanza
che i commentari greci non si stancarono mai di sottolineare durante
l’eurocrisi.””
“Salviamo l’Europa”, George Soros con Gregor Peter Schmitz, pg 29, 2014.
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