Il proponente osservò che il male più profondo della società presente non è la mancanza di programmi e di piani, ma è invece l’esistenza di monopoli, danno supremo dell’economia moderna, cha dà alti prezzi, produzione ridotta e quindi disoccupazione (A.C., pag. 3939).
L’on. Ruini, per la Commissione, osservò fra l’altro che la Costituzione già prevede la nazionalizzazione dei monopoli (art. 43); e l’emendamento, posto in votazione, non fu approvato.
I monopoli crebbero, la ragione vacillò, colpita.
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