Balistica, moschetti e proiettili.
Benjamin Robins nacque con null’altro a disposizione che il suo
cervello. Non potendo permettersi di frequentare l’università, studiò
matematica da autodidatta e iniziò a guadagnarsi da vivere facendo il
maestro privato. Eletto membro della Royal Society all’età di appena
ventun anni, fu assunto come ufficiale d’artiglieria e geniere militare
dalla East India Company. All’inizio degli anni Quaranta del Settecento,
Robins applicò la fisica newtoniana e le equazioni differenziali ai
problemi dell’artiglieria e fornì la prima corretta descrizione
dell’effetto prodotto dalla resistenza dell’aria sulla traiettoria di un
proiettile (problema che Galileo non era riuscito a risolvere). Nel
trattato New Priciples of Gunnery, pubblicato in Inghilterra nel 1742,
Robins utilizzò le sue meticolose osservazioni, la legge di Boyle e la
trentanovesima proposizione del primo libro dei Principia di Newton (che
analizza il movimento di un corpo sottoposto all’effetto di forze
centripete) per calcolare la velocità di un proiettile nel momento in
cui esce dalla bocca dell’arma da fuoco. Poi, per mezzo di un pendolo
balistico da lui stesso realizzato, dimostrò l’effetto prodotto dalla
resistenza dell’aria, che poteva corrispondere a centoventi volte il
peso del proiettile stesso, smentendo radicalmente la traiettoria
parabolica proposta da Galileo. Robins fu anche il primo scienziato a
dimostrare come la rotazione impressa alla pallottola sparata da un
moschetto ne causasse la deviazione dal previsto obiettivo.
Nell’articolo Of the Nature and Advantage of a Rifled Barrel Piece, che
presentò alla Royal Society nel 1747 – lo stesso anno in cui premiato
con la Society’s Copley Medal –, raccomandava che le pallottole fossero
di forma ovale e le canne delle armi da fuoco rigate all’interno. La
conclusione dell’articolo rivela come Robins comprendesse perfettamente
l’importanza non soltanto scientifica ma anche militare del suo
lavoro:“Qualsiasi Stato che, avendo compreso la natura e i vantaggi (di
questo sistema) e avendone messo a punto le modalità di costruzione,
decida di impiegarlo regolarmente sulle proprie armi, acquisirà in
siffatto modo una superiorità mai garantita in precedenza da qualsiasi
altra arma, per quanto eccellente fosse”.””
(Niall Ferguson, Occidente, pg. 110-111; cit. Steele, Muskets and Pendulum, pg. 363 sgg.)
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