I dati Istat dei consumi del mese di luglio 2014 confermano la contrazione dei consumi delle famiglie italiane: alimentare -2,5%, cartoleria libri e giornali -3,6%, casalinghi -2%, profumeria -1,2%.
Dopo aver eliminato sprechi, aver scoperto i discount, sostituito prodotti cari con quelli meno cari nella stessa categoria, approfittato delle promozioni, le famiglie tagliano i consumi: “Il dato di luglio delle vendite al dettaglio conferma che siamo ancora lontani dall’uscita del tunnel e che la ripresa del Paese resta un miraggio” ad avviso del Federdistribuzione.
Nel carrello della spesa i prodotti ortofrutticoli fanno -23%, il 16% non si avvicina a prodotti che costano troppo (comprese le “primizie”), il 13% cerca solo prodotti al prezzo più basso.
E la crisi del consumi colpisce più il Nord (-1,6% i ricavi nel periodo marzo-agosto 2014 sullo stesso periodo 2013) del Sud (-0,7% nello stesso periodo): “La crisi ha colpito il cuore produttivo e l’area più ricca del nostro paese (…) in 4 anni di crisi acuta dei consumi gli ammortizzatori sociali avevano permesso di tamponare una situazione difficile anche al Nord (…). Ora la disoccupazione e l’erosione dei redditi ha raggiunto un livello tale da non poter più permettere di fa finta di niente”.
Dopo aver eliminato sprechi, aver scoperto i discount, sostituito prodotti cari con quelli meno cari nella stessa categoria, approfittato delle promozioni, le famiglie tagliano i consumi: “Il dato di luglio delle vendite al dettaglio conferma che siamo ancora lontani dall’uscita del tunnel e che la ripresa del Paese resta un miraggio” ad avviso del Federdistribuzione.
Nel carrello della spesa i prodotti ortofrutticoli fanno -23%, il 16% non si avvicina a prodotti che costano troppo (comprese le “primizie”), il 13% cerca solo prodotti al prezzo più basso.
E la crisi del consumi colpisce più il Nord (-1,6% i ricavi nel periodo marzo-agosto 2014 sullo stesso periodo 2013) del Sud (-0,7% nello stesso periodo): “La crisi ha colpito il cuore produttivo e l’area più ricca del nostro paese (…) in 4 anni di crisi acuta dei consumi gli ammortizzatori sociali avevano permesso di tamponare una situazione difficile anche al Nord (…). Ora la disoccupazione e l’erosione dei redditi ha raggiunto un livello tale da non poter più permettere di fa finta di niente”.
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