“” Quando mi dicono che ci vorranno decenni per seppellire l’odio
generato dalle stragi, ricordo che anche nel 1945 – dopo anni di pulizie
etniche feroci – la convivenza sembrava impossibile, eppure la grande
maggioranza degli jugoslavi preferì dimenticare. Il rancore può
sopravvivere a lungo, ma per seppellire l’odio aggressivo basta un anno.
Per ricostruire una classe dirigente, invece, occorrerà almeno una
generazione. È per questo, non per altro motivi, che da Zagabria in giù
sarà difficile assistere in tempi brevi alla rinascita di Stati moderni.
Qualsiasi compartimentazione etnica debbano escogitare i nostri bravi
ingegneri della geopolitica, i Balcani non si stabilizzeranno mai, in
assenza di una vera borghesia. .””
Paolo Rumiz, Maschere per un massacro, pg. 175, 1996.
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