venerdì 18 settembre 2015
Caritas urget nos.
Secondo un rapporto della Caritas, i poveri in Italia sono raddoppiati in 7 anni passando dai 1,8 milioni del 2007 ai 4,1 milioni di fine 2014, il 6,8% della popolazione, in leggera discesa rispetto al 2013 (quando era il 7,4% della popolazione). La Caritas sottolinea come gli interventi e gli stanziamenti pubblici destinati alla lotta alla povertà siano inferiori a quelli dell’area UE, passando da 3.169 milioni del 2008 ai 1.233 milioni del 2015 (previsione), misure che sinora sembrano aver interessato solo una famiglia su 5 di quelle bisognose, definite come in assoluta povertà. Il rapporto indica nella polverizzazione degli interventi (principalmente di natura monetaria) e nell’insufficiente coordinamento le cause principali della inadeguatezza della lotta alla povertà nel paese, chiedendo un aumento dei servizi alla persona (di competenza dei comuni). Cavallo di battaglia della Caritas è la richiesta di un “reddito di inclusione sociale” che peserebbe fra lo 0,3% e lo 0,4% del PIL annuo, a regime, superando quello che è definita come la “tradizionale disattenzione della politica italiana nei confronti delle fasce più deboli”.
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