L’industria mondiale del gioco d’azzardo (“gambling”) vede le
vincite in flessione del 2,6% a 488 miliardi US$, anche come effetto delle
azioni anti-corruzione del governo cinese che hanno colpito Macau, sede dei
grandi casino asiatici. In termini assoluti, gli USA con 142,6 miliardi US$ di
puntate resta il mercato più ricco, seguito da Cina (95,4 miliardi), Giappone
(29,8 miliardi), Italia (23,9 miliardi), Gran Bretagna (23,6 miliardi), in
valore assoluto. Per ogni vincitore (“il banco”) ci sono i perdenti: guardando
alla media di perdita per singolo abitante, svetta l’Australia con 1.130 US$ di
perdita per ogni adulto, seguita da Singapore (oltre 1.000 US$), USA (poco meno
di 600 US$), Gran Bretagna (oltre 400 US$). Se sino a pochi anni fa i casino
facevano la parte della volpe che mangia le galline, ora sono i giochi on-line
quelli preferiti per i giocatori incalliti.
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