Il business globale dello sport viene valutato fra 480 e 620 miliardi USD
annui, nelle sue varie componenti; limitandosi al mercato degli eventi sportivi,
definito come i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti, trasmissioni media e merchandise, esso vale quasi
80 miliardi USD: il calcio rimane lo sport principe con ricavi annui di 28
miliardi USD, quasi quanto la somma di tutti gli sport USA, formula 1, tennis e
golf. Nella sola Europa, il calcio vale 22 miliardi USD, con i 5 campionati più
importanti che valgono la metà di tutto il mercato, ed i 20 club di calcio più
famosi il 25% del mercato. Il mercato cresce più rapidamente nel calcio e negli
sport popolari rispetto a tennis e golf; nelle economie in sviluppo; in mercati
“maturi” europei e nordamericani. Lo sport è anche un mercato “ciclico”, riflettendo
la presenza di importanti eventi mondiali ogni 2 e 4 anni, dai mondiali di
calcio alle olimpiadi estive ed invernali. Nel prossimo futuro, la crescita del
business sportivo dovrebbe attestarsi al 4% annuo, dal 6% più recente, come
effetto della dinamica economica globale. La creazione di valore da parte dello
sport è legata alla gestione dei diritti relativi al suo utilizzo: chi ne ha il
possesso (F1 nell’automobilismo, PGA Tour nel golf, le varie leghe nel calcio) determina
le regole, organizza gli eventi, gestisce la generazione dei proventi da
incontri, trasmissioni radio-televisive, utilizzo dei diritti marketing. Il “ticketing”
negli stadi ed autodromi ha un peso relativo, ma il “prodotto” che vi si
rappresenta è essenziale per il loro “packaging” da parte di sponsor e media
partner. I 4 “pillar” dello sport sono quindi proprietà degli eventi, diritti
relativi, gestione degli eventi, contenuti.
Eventi sportivi di grande richiamo sono “premium” per i media e le televisioni,
ma la stabilità dei relativi ricavi resta difficile da assicurare, a causa
della relativa fedeltà dei “consumatori” spesso attratti da nuovi interessi, dalla
proliferazione di internet come canale di diffusione e fruizione degli spettacoli,
dall’entrata di nuovi “player”; in futuro, le grandi reti televisive si
dovranno confrontare con la necessità di aumentare i ricavi da eventi sempre
più costosi, con la concorrenza crescente di nuovi strumenti media (smartphone,
tablet,…), con la pirateria digitale, con la necessità di ri-posizionarsi
rispetto alle piattaforme internet che stanno rapidamente acquisendo risorse
per acquistare, e distribuire, eventi sportivi.
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