Se il Population Fund dell’ONU stima che la
popolazione mondiale possa raggiungere i 9 miliardi nel 2050 e gli 11 miliardi
nel 2100, altre stime puntano ad una riduzione della popolazione nella seconda
metà del secolo sulla base della evoluzione storica e prospettica della
demografia in vaste aree del globo: in paesi come l’Iran negli anni Settanta l’aspettativa
di vita era di 54 anni e la fertilità di 6,3 figli per donna, ed oggi si è a 75
anni e 2,2 figli, e simili trend sono riscontrabili in Brasile, Messico, larghe
parti dell’Africa e dell’Asia. La stessa ONU ha rilevato come la fertilità
media mondiale sia passata dal 5 figli per ogni donna nel 1955 a 2,45 figli nel
2010, e come l’aspettativa di vita si stia rapidamente allungando, potendo
raggiungere i 76 anni nel 2050 e gli 82 anni nel 2100. L’allungamento della
vita e la riduzione della fertilità sembrano 2 fenomeni di lungo passo, ed il
loro effetti di segno opposto si potrebbero annullare, rendendo nebulose le
previsioni del passato e del presente, in demografia come in economia.
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