La radio vive una eterna primavera e la sua estate sembra poter continuare a portare
belle giornate di sole, musica ed allegria. Ogni giorno, oltre 27 milioni di
italiani si sintonizzano sulle frequenze delle principali 8 radio a diffusione
nazionale per ascoltare news (poche), intrattenimento e musica (molto). Nei
giorni scorsi si sono completate due operazioni di acquisto di reti da parte
dei “player” forti, portando ad una nuova composizione dei giochi e del
mercato, in attesa che la tecnologia (leggi banda larga su tutto il territorio:
anni o decenni?...) dia un colpo d’ala alla vecchia, ma eterna, etere.
L’azionista privato e di maggioranza di Finelco (che possiede RMC la quale
dichiara 1.220.000 ascolti medi, 105 con 4.445.000 ascolti medi, Virgin con
2.303.000 ascolti medi) ha rilevato la quota di minoranza sinora posseduta da
RCS; Mediaset ha acquisito l’80% di R101 da Mondadori; Finelco e Mediaset hanno
stretto, infine, un accordo per dare maggior peso alle attività radiofoniche,
che il gruppo del biscione si attende crescano a ritmi sempre più interessanti.
Guardando ai dati delle prime 8 radio, Finelco (RMC, 105, Virgin) ha una quota
di mercato del 29%, Mediaset (R101 con 1.682.000 ascolti medi) del 6,1% ed una
loro JV si posizionerebbe al 35,1%, seguita da 102.5 del gruppo privato Suraci
(24,8% e 6.805.000 ascolti medi), gruppo Espresso (Deejay con 4.689.000 ascolti
col 17,1% di ascolti medi, Capital con 1.789.000 ascolti medi ed il 6,5%, che
insieme fanno il 23,6% di ascolti medi), RDS del gruppo Montefusco (4.559.000
ascolti medi, pari al 16,6% di ascolti medi). La radio ha un potere fantastico:
la puoi ascoltare dovunque e mentre fai qualsiasi cosa (da cucinare a guidare a
leggere il tuo giornale on-line preferito che è, rigorosamente, smartweek), ti
invia un messaggio diretto semplice e a forte valenza (la parola ti arriva
senza passare attraverso il filtro, malandrino, dell’immagine), il suo
“prodotto” costa molto meno di quello televisivo e rende di più a parità di
investimento pubblicitario. “Piatto ricco, mi ci ficco”.
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