giovedì 24 dicembre 2015

Allegro, ma non troppo.



“” Come tutte le creature umane, anche gli stupidi influiscono sulle altre creature con intensità molto varia. Alcuni stupidi causano normalmente solo perdite limitate, mentre altri riescono a causare danni spaventosi non solo ad uno o più individui, ma ad intere comunità o società. Il potenziale di una persona stupida di creare danni dipende da due fattori principali. Innanzitutto esso dipende dal fattore genetico. Alcuni individui ereditano notevoli dosi del gene della stupidità e grazie a tale eredità appartengono, sin dalla nascita, all’élite del loro gruppo. Il secondo fattore che determina il potenziale di una persona stupida deriva dalla posizione di potere e di autorità che occupa nella società. Tra burocrati, generali, politici, capi di stato e uomini di Chiesa, si ritrova l’aurea percentuale @ di individui fondamentalmente stupidi la cui capacità di danneggiare il prossimo fu (o è) pericolosamente accresciuta dalla posizione di potere che occuparono (od occupano).
La domanda che spesso si pongono le persone ragionevoli è in che modo e come mai persone stupide riescano a raggiungere posizioni di potere e di autorità.
Classe e casta (sia laica che ecclesiastica) furono gli istituti sociali che permisero un flusso costante di persone stupide in posizioni di potere nella maggior parte delle società preindustriali. Nel mondo industriale moderno, classe e casta vanno perdendo sempre più rilievo. Ma, al posto di classe e casta, ci sono partiti politici, burocrazia e democrazia. All’interno di un sistema democratico, le elezioni generali sono uno strumento di grande efficacia per assicurare il mantenimento stabile della frazione @ fra i potenti. Va ricordato che, in base alla Seconda Legge (della Stupidità: “La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona”, ndr), la frazione @ di persone che votano sono stupide e le elezioni offrono loro una magnifica occasione per danneggiare tutti gli altri, senza ottenere alcun guadagno dalla loro azione. Esso realizzano questo obiettivo, contribuendo al mantenimento del livello @ di stupidi tra le persone al potere.
Non è difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida. (…) Essenzialmente gli stupidi  sono pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. (…)
In un paese in declino, la percentuale di individui stupidi è sempre uguale a @ (% costante); tuttavia, nella restante popolazione si nota, specialmente tra gli individui al potere, un'allarmante proliferazione di banditi con un'alta percentuale di stupidità e, fra quelli non al potere, una ugualmente allarmante crescita del numero degli sprovveduti. Tale cambiamento nella composizione della popolazione dei non stupidi rafforza inevitabilmente il potere distruttivo della frazione @ degli stupidi e porta il Paese alla rovina.””

(cit., Carlo M. Cipolla, Allegro ma non troppo. Le leggi fondamentali della stupidità umana, pg 65-67, 77)

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