lunedì 28 dicembre 2015

Un 2015 da record nell’M&A.




Un anno da incorniciare per le operazioni societarie, nel mondo: a fine novembre sono oltre 7.500 operazioni per un valore stimato di 4.500 miliardi US$, +8% in volume e +37% in valore rispetto al 2014. Le operazione nel Nord America valgono oltre la metà dei valori delle operazioni, mentre quelle in Asia fanno segnare un +60% rispetto allo stesso periodo del 2014. 
Il mercato è stato segnato dai “mega-deals”, quelli con un valore superiore a 10 miliardi US$, cresciute di quasi il 130% rispetto all’anno precedente; le operazioni comprese fra 5 e 10 miliardi sono cresciute del 24%; quelle di valore inferiore del 10%. 
Storicamente, l’”effetto-annuncio” non ha un impatto significativo sull’effettivo valore finale della transazione; inoltre, sempre storicamente le variazioni di prezzo verificatesi nei giorni successivi all’annunciata operazione non trovano una correlazione con l’”excess value” (o maggior valore) per gli azionisti verificato nei 2 anni successivi all’operazione (quando le sinergie derivanti dalle operazioni dovrebbero essere state “catturate”). 
In passato, le grandi operazioni M&A erano viste come un mezzo per ridurre i costi e consolidare i rispettivi mercati; in tempi più recenti, sono percepite tendenza alla diversificazione e ricerca di maggiori livelli di fatturato attraverso “cross-selling” e nuove opportunità nel frattempo manifestatesi. 
Ma disciplina, professionalità, competenze giocano un ruolo sempre più significativo nel successo di operazioni M&A.

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