lunedì 7 dicembre 2015

La scelta più difficile.



“” Le popolazioni del Terzo Mondo aspirano ad una vita migliore. Guardano la televisione, piena di pubblicità di beni di consumo occidentali, osservano lo stile di vita dei turisti. Grazie alla globalizzazione dell’informazione, persino nei villaggi più remoti e nei campi profughi tutti sono al corrente di ciò che accade nel resto del mondo. I paesi del Terzo Mondo sono incoraggiati dalle organizzazioni internazionali a perseguire l’obiettivo di una vita “all’occidentale”, e si vedono sbandierata davanti la possibilità di realizzare il loro sogno a condizione che adottino la linea di condotta politica corretta, pareggiando il bilancio nazionale, investendo nell’educazione e nelle infrastrutture e così via.
Nessuno, però, vuole dire esplicitamente che quel sogno è irrealizzabile: un mondo in cui l’enorme popolazione del Terzo Mondo raggiungesse e mantenesse gli standard di vita tipici del Primo sarebbe insostenibile. Le cose stanno cambiando rapidamente: la Corea del Sud, la Malesia, Singapore, Hong Kong, Taiwan e le Mauritius hanno già raggiunto quel traguardo o vi sono vicine; la Cina e l’India stanno compiendo grossi sforzi e avanzano rapidamente; i 25 paesi ricchi dell’Europa occidentale hanno (...) accettato l’entrata nell’Unione di 10 paesi meno ricchi dell’Europa orientale, proponendosi, in questo modo, di aiutarli nello sviluppo. Oggi non è politicamente realistico che i leader dei paesi del Primo Mondo propongano ai cittadini di abbassare i loro standard di vita, limitandosi nel consumo di risorse e di rifiuti prodotti. Ma cosa accadrà quando le popolazioni del Terzo Mondo capiranno che gli standard di vita occidentali sono per loro irraggiungibili e che i paesi sviluppati si rifiutano, da parte loro, di abbandonare quello stile di vita insostenibile? La vita è piena di scelte difficili, ma questa sarà la più dura: come incoraggiare e aiutare tutti i popoli a raggiungere standard di vita più elevati senza, però, che uno sfruttamento eccessivo delle risorse del pianeta mini alle fondamenta la possibilità stessa di una vita migliore per tutti? “”

(Jared Diamond, “Collasso”, 2005-2014, pgg 502-503)

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