lunedì 21 dicembre 2015

Voluntary disclosure bancaria alla moda USA.



Nel corso del 2015, 64 banche svizzere hanno sinora acconsentito a pagare complessivamente 742 milioni US$ come “penalty” concordate con il Dipartimento di Giustizia statunitense per aver acconsentito a pratiche non legali riguardanti conti bancari detenuti da cittadini americani presso filiali delle banche scudo-crociate; in questi accordi, le banche hanno dichiarato, inoltre, l’effettiva titolarità dei conti: BSI (che ha pagato 211 milioni US$ di “penalty”) ha dichiarato circa 3.500 conti detenuti da cittadini statunitensi, non dichiarati al fisco USA; Deutsche Bank (Suisse) ha pagato 31 milioni e dichiarato oltre 1.000 conti, come ha fatto Credit Agricole (Suisse) che ha pagato 99 milioni; a seguire le “penalty” maggiori sono state pagate da BNPParibas (Suisse) (60 milioni), Dreyfus & Sons (24), EFG (30), Maerk Baumann (24), Rothschild (11,5), Societe Generale (Suisse) (18), Migros Bank (15), KNL (20), Schroeder (10). 
Tali somme si aggiungono a quanto pagato negli anni passati da altre istituzioni, e il Dipartimento di Giustizia si attende ulteriori “accordi volontari” nel prossimo futuro, favorendo la “tardiva memoria” di gnomi folletti elfi e candidi banchieri.

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